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Viva viva le ciliegie

Viva viva le ciliegie, il frutto del ciliegio (Prunus avium L.), la cui produzione è aumentata, negli ultimi 16 anni, da 1,9 a 2,32 milioni di tonnellate annue. Il terine “avium” che ne compone  la denominazione scientifica, si riferisce agli uccelli che, attratti non solo dal “dolce” del frutto ma anche dal rosso invitante della buccia (dovuto ai benefici carotenoidi), sono preziosi disseminatori dei noccioli-semi.

La ciliegia fornisce una modesta quantità di calorie (38 kcal/100 gr) ma tanti nutrienti e composti bioattivi come fibra, polifenoli, carotenoidi e vitamina C. Con la maturazione aumenta di molto il contenuto di antociani (specie cianidina) che danno un marcato contributo alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Né va sottaciuto il quantitativo elevato di triptofano, un amminoacido essenziale e tanto più prezioso in quanto il nostro organismo non ha capacità di sua sintesi. Al triptofano si deve il “buonumore” che il consumo di ciliegie induce nella persona che ne consuma.

Recenti ricerche hanno proposto all’attenzione dei ricercatori le benefiche azioni antiossidante ed antinfiammatoria degli antociani nonché la determinante azione sulle funzioni cognitive e sulle condizioni cardiometaboliche (ridurrebbero il rischio di infarto, insufficienza cardiaca, ecc). In corso accertamenti sul supposto potere anticancerogeno specifico. Dimostrati il benefico effetto lassativo e l’apporto di molte vitamine e sali minerali. Scorpacciate di ciliegie possono generare ritenzione di gas endointestiinali, causata dai carboidrati contenuti nel frutto.

 

Donatella Tansella

 

Foto: Il Giornale del Cibo

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